venerdì 8 giugno 2012

Droga

 Qui l'inchiesta di Repubblica che ha dato il via a questa stringa di pensieri.

Finchè c'è domanda, ci saranno loro a rispondere. Gli spacciatori. Che a parte la connotazione negativa, sono dei veri e propri negozianti, con un giro d'affari, una fidelizzazione del cliente, offerte e tutto l'armamentario.
E per un 20 percento di persone che non lo fanno, ne troverai un 80 che prova almeno una volta il negozio, la merce: una platea sterminata. Come impedirglielo?
Forse facendo entrare in azione la popolazione locale, con riunioni, ronde, informazione a tappeto. Per diminuire la platea dei curiosi con tutti gli strumenti della repressione. Una caccia alle "streghe della droga" moderne. Accettando qualche "danno collaterale" se nella caccia ci finisce qualche innocente.
Oppure lasciando che si formi un ghetto e lasciandoci dentro quelli che vogliono entrare. E più o meno fregandotene di quel che accade nel contenitore, tanto i cittadini civili cambieranno zona da soli, no? :-(

Altra soluzione cara ad una certa area politica è quella delle narcosale, posti in cui puoi trovare lo sballo e l'assistenza medica in caso questa fosse necessaria. Ma questo richiede risorse, e quella platea sterminata potrebbe crescere. E le risorse scarseggiano già per l'ordinaria amministrazione, figuriamoci se ne restano per delle politiche qualsiasi di controllo all'uso di stupefacenti.

Io la risposta non la do, non la conosco. Raccolgo qui solo quei due o tre pensieri che mi sono scintillati tra i neuroni quando ho visto quel link e la reazione di un'amica.


Statemi bene
K

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